E’ la più piccola delle isole delle Baleari. Formentera mi sorprende per l’incredibile colore dell’acqua del suo mare e per le due facce della stessa medaglia. Nata come meta hippie alla fine degli anni 60, essa mantiene la sua natura di isola dal turismo libero, anticonformista, una meta slow per chi è alla ricerca di love & peace con occhiali a forma di cuore e collanine di perline al collo. E’ l’isola felice da vivere in infradito sorseggiando un mojito in un chiringuito guardando i tramonti piu’ spettacolari della propria vita… l’isola dalle calette color turchese dove si sente l’odore del fumo di chi abbraccia la contro cultura mentre le cicale friniscono….

e’ la meta turistica delle ragazze con borse di paglia, degli abitini bohemienne chic che sventolano alla brezza estiva, dei topless e degli ombrelloni colorati che spuntano fra le rocce e la sabbia bianca.

Questo è’ l’aspetto selvaggio di Formentera, l’isola dei motorini, delle coppie che scoprono l’isola sotto il sole cocente, e’ El Pilar de La Mola a strapiombo sulla scogliera di 140 metri. E’ San Francisco e San Ferran autentiche, tranquille, piccoli e segreti paesini dove si beve serveza mentre una chitarra suona in sottofondo.

Poi arrivano gli yacht a Cala Saona, gli hotel (pochi) con i turisti italiani e stranieri, le famiglie rumorose, gli abiti lunghi in spiaggia stesi nei lettini in prima fila da 40€ al giorno. E’ la Formentera chic della turistica Es Pujol con i suoi ristoranti lungo mare, con i suoi cocktails e le coppe di champagne; e’ l’isola che fa aperitivi fino alle dieci di sera quando la notte ancora tarda ad arrivare e i ristoranti si preparano ad accogliere i gruppi di habitué in camicia di lino per lui e abiti scollati e tacco alto per lei. E’ un relax diverso, che esige di più, che luccica di più, che ostenta di più. E’ il vacanziere italiano che stanco del grigiore milanese ha bisogno di musica, di barca, di amici di vacanza oziosa e viziata.

Non c’è una Formentera migliore di un’altra, c’è solo una piccola isola di 19 km di lunghezza che aspetta di essere scoperta e amata sempre e comunque, nel rispetto della sua incontaminata natura; dove ancora i passeri cinguettano, dove le sue dolci dune di sabbia sono delimitate da bassi pini, dove le sue rosse scogliere fanno da sfondo a tramonti infuocati, dove le sue acque caraibiche fanno sognare, dove le piccole barche turchesi dei pescatori arrivano al mattino presto cariche di pesce fresco. Che meraviglia!  Esta es Formentera.

Elena Miotto