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20230127 VM libero e virgilioLa giornalista Silvia Madiotto spiegava all’incontro “Media e Verità” del 2017 tenutosi a Treviso che la notizia è sempre vera, mentre l’informazione può essere vera, verosimile o falsa. (rif. 1). Buono a sapersi, così come è buono a sapersi, come molte pubblicità attuali ci dicono, che in rete girano tante “fake news” (informazioni false), ed è per questo che ci si deve rivolgere alle fonti di informazioni “ufficiali” quelle dei giornali accreditati e delle TV nazionali… Ora la domanda che si pone chi vi scrive è semplice: come mai quelle stesse televisioni e quei rinnomati giornali non stanno dando importanza al fatto che Libero e Virgilio, da svariati giorni sono inutilizzabili? Voglio essere più preciso, non ho mai sentito dire nei telegiornali nazionali che milioni di italiani hanno la comunicazione inaccessibile, dove tra la voce “comunicazione” si comprende archivi con notizie rilevanti, quali ordini da

espletare o mezzi di pagamento congelati. Io, ad esempio, ordini “on line” li liquido attraverso Paypal che è legato alla mia mail, peccato il mio servizio di posta elettronica, libero, sia ancora fuori servizio ed alcuni ordini che volevo espletare siano al momento "fermi".

Se il lettore mi concede ho una mia spiegazione da fornire. I grandi media, quelli che la pubblicità ci dice essere “affidabili” non vogliono evidenziare un fatto basilare, ovvero che certi settori cruciali per il regolare svolgimento della società DEVONO essere gestiti esclusivamente dallo Stato e non dai privati. Tutto il mondo della rete è infatti in mano a privati che, aggiungo, spesso sono anche in mano a società straniere. Sia chiaro, non mi risulta che Libero o Virgilio siano gestiti da stranieri, ma rimane l’evidenza che sono questi soggetti privati ad aver impedito a milioni, non migliaia o centinaia di migliaia, ribadisco: milioni di italiani, di avere normali relazioni personali e commerciali ed è stato finanche toccata la loro libertà di pagamento. Mi chiedo: come mai questa notizia dalle proporzioni immani non è stata divulgata con l’importanza che merita?

La risposta per chi scrive è semplice ed è quella sopra riportata, perchè non si vuol evidenziare che i privati NON devono gestire aspetti basilari della vita nazionale. Quali sono questi aspetti? Uno di essi è proprio l’informazione che oggi è in mano a molti soggetti privati, e qui si capisce perché questi giornalisti non rendo popolare tale notizia; andrebbero ad attaccare chi paga loro lo stipendio. Sono però anche altri i settori cruciali ad essere stati ceduti attraverso le famose privatizzazioni alla gestione di privati: ricordo la telefonia, le banche, le autostrade e ora si sta parlando anche della sanità. La notizia che questi media ufficiali cercano di nascondere, ed è questa la ragione della poca diffusione del fatto di cui sto parlando, è che i privati non sono infallibili, non esiste la famosa efficienza del privato che tanto si sbandiera in giro, anzi, è vero il contrario, che anche i privati possono sbagliare come e più dei soggetti pubblici, proprio perché a muovere le scelte del privato è il profitto, che spesso si ottiene tagliando sui costi. Non è bastato l’esempio del ponte Morandi, e prima di allora il crollo delle dighe Vajont, Gleno e Molare (rif 2,3,4) le privatizzazioni devono andare avanti e per favorire ciò parlare dell'inefficienza di Libero e Virgilio è cosa da evitare assolutamente. 

Eppure a chi scrive pare logico che affidare i pagamenti a soggetti privati, giusto per entrare in un tema di attualità da qualche tempo, come si vuol fare obbligando all'uso delle carte di credito, significa cedere libertà personale a soggetti privati che possono sbagliare, come la falla di “Libero” sta ad evidenziare. Le carte di credito fanno riferimento alle banche, oggi private, e ogni privato può commettere errori. Chi pagherà per questo disservizio? Mal che vada ci sarà un fallimento, quello di questi due soggetti, ma il danno a milioni di cittadini rimarrà. La domanda da porsi è: e se la stessa cosa fosse accaduta a soggetto a gestione pubblica cosa sarebbe successo? La risposta ce l’abbiamo ricordando cosa accadeva nella Prima Repubblica quando spesso e volentieri c’erano le elezioni anticipate: le decisioni importanti e le situazioni di interesse nazionale o delle rilevanti criticità, provocavano terremoti che portavano ad alterazioni politiche: alla fine era l'elettorato a decidere! Detto in parole povere delle teste cadevano e a volte non solo le teste, ma anche le filosofie che gestivano questi importanti settori della vita sociale e giudice di questi accadimenti era l'elettorato, ovvero chi tale danno aveva subito. 

Oggi invece, ed è questo il nocciolo delle mie riflessioni, che il privato sia più efficiente e il pubblico negativo, non è per nulla messo in discussione, e per non metterlo in discussione basta non evidenziare che milioni di italiani sono senza servizio. Non solo, se il privato sbaglia, ci pensano i suoi avvocati a difenderlo in maniera impeccabile, e al cittadino rimangono i danni da digerire... I media parlano della cattura di Matteo Messina Denaro, senza ricordare che anche lui potrebbe avere delle importanti quote societarie in qualche azienda di telefonia, di autostrade o di altro interesse nazionale…

Chiudo sperando che il mio articolo non venga bannato, a decidere se una libera espressione di pensiero come questa mia riflessione (e deciderete voi se è rilevante o sciocca) sia degna di rimanere in rete, è qualcuno che non conosco e che non risponde a nessun corpo democratico.

Mirco Venzo, 27/01/2023 #qzone.it

 

PS Tra i media di rilievo che hanno trattato la notizia del diservizio di Libero vi è il Sole 24 Ore, il principale quotidiano economico del paese, questo conferma che la notizie è molto importante anche per le questioni economiche, e da maggior peso alle mie riflessioni, se questa notizia è importante per l'economia, com’è che non è stata sufficientemente trattata?

Aggiungo che il presente articolo ha una falla di analisi che non ritengo ora di dover approfondire per ragioni di lunghezza ma punta ad una ulteriore domanda che deve porsi il cittadino ed è la seguente: come mai neppure gli organi di informazione pubblica, in particolare la RAI, hanno evidenza la notizia di cui sopra? E su queste risposte si gioca la partita del nostro benessere...

Rif. 1 ttp://www.qzone.it/index.php/q-shorts/31-shorts-venzo/248-l-informazione
rif. 2 http://www.qzone.it/index.php/q-themes/mirco-venzo/501-vajont-una-storia-che-si-ripete-2-4
rif. 3 http://www.qzone.it/index.php/q-themes/mirco-venzo/502-vajont-la-storia-si-ripete-3-4
rif. 4 http://www.qzone.it/index.php/q-themes/mirco-venzo/504-vajont-la-storia-si-ripete-4-4

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