Stamane, h 7,15 parto dalla zona di Treviso (abitanti del comune 86.000 circa) per raggiungere il policlinico dove lavoro, in centro a Mestre (si stima che i mestrini siano un paio di migliaia più numerosi dei trevigiani). Siamo in pieno coprifuoco causa coronavirus e mi tolgo lo sfizio di contare i veicoli che incontro in un senso e nell’altro per raggiungere la città di destino nel viaggio mattutino. Esito del conteggio 22 veicoli in circa trenta minuti di tragitto, tra questi sono inclusi tre autobus, quattro mezzi per operatori ecologici (spazzini e camion delle immondizie), ed un mezzo militare.

Nel tragitto di ritorno avvenuto prima delle h 16,00 il numero conteggiato è stato inferiore e non ha visto la presenza dei mezzi della nettezza urbana, risultando quindi assimilabile al precedente, se escludiamo questi veicoli particolari.
Note di colore: nel viaggio d’andata ho dovuto sterzare per evitare che una papera, comodamente seduto nel centro della corsia, fosse investita dalla mia Lancia Y, e nel ritorno sia io, che chi mi precedeva, abbiamo dovuto rallentare quasi a fermarci, per favorire il passaggio di una fagiana che attraversava il Terraglio in estrema tranquillità.

Per chi non è della zona che cosa significano queste cifre? Significa che 22 veicoli li posso contare in un normale mattinata feriale quando mi avvicino alla rotonda del mercato ortofrutticolo, tra chi mi precede, obbligandomi a rallentare, e chi ci toglie la precedenza perchè sta roteando in cerca della sua direzione. Insomma, in dieci secondi conto quanto visto nell’intero tragitto odierno.

Ciò significa che il blocco del traffico è rispettato con rigore nel Veneto, tanto più se consideriamo che Pasquetta da sempre è il giorno delle gite non solo per i trevigiani, ma soprattutto per i mestrini che amano andare ovunque, raggiungendo il Montello, o proseguendo oltre, sino ad inerpicarsi nelle Dolomiti, fatica resa agevole dal prolungamento dell’autostrada che collega Venezia a Cortina da svariati decenni. Fine della fotografia di questa Pasquetta all’insegna della staticità, che spero sarà solo un lontano ricordo negli anni a venire, che di stagione in stagione si sbiadirà.

Mirco Venzo, Treviso 13/04/2020 #qzone.it
Foto scattata oggo tra Preganziol e Frescada, lungo il “Terraglio”.