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20230920 VM lebowskyThe Big Lebowski che in italia è presentato come Il grande Lebowski è un film del 1998 scritto e diretto da Joel ed Ethan Coen. (rif. 1). Si è scritto molto su questa pellicola che è poi diventata un “cult” (rif. 2); posso quindi recensirla scegliendo due strade contrapposte, o inizio a dettagliare, e sarebbe un operazione lunghissima, o sintetizzo, e proprio verso questa seconda direzione mi vado ad incamminare. Si tratta di un film grottesco, e lo spettatore dopo la seconda scena, (già se arriva alla terza credo sia ormai impigliato nella rete del film e sarà costretto arrivare alla fine), deciderà se seguire dove si sta andando a parare, o se si tratta di una “boiata pazzesca”!


La trama è assurda, i dialoghi sono assurdi, i personaggi che si presentano sono assurdi, per quanto tutti molto ben dettagliati. Con “dettagliati” intendo dire che hanno tutti una loro personalità e delle caratteristiche specifiche che appena compaiono in scena colpiscono lo spettatore, e quando vi ritornano, inducono lo stesso ad aspettarsi un certo tipo di “logica”. Ho voluto di proposito usare la parola “logica” che è quanto mai impropria in tutto il film giacché nulla durante la pellicola è logico, tranne la composizione del “minestrone” ed il dosaggio sapiente dei suoi ingredienti. Non entro nella trama che è, come scritto da qualcuno, “labirintica”: sono storie che si intrecciano in modo paradossale dove personaggi stravaganti si alternano mentre i colpi di scena (le sorprese) sono talmente frequenti da sbigottire chi osserva il film. 

Ora giacché capire che cosa andrà a capitare è una delle ragioni che tiene legato lo spettatore al film, volendo dare una chiave a chi mi legge senza narrare la trama scriverò questo, vi sono una miriade di personaggi che ruotano attorno ad un protagonista: Jeffrey Lebowski, detto "Drugo” (in inglese The Dude) interpretato da uno strepitoso Jeff Bridges. Tra questi personaggi ne cito solo uno, l’amico Walter Sobchak, un reduce dalla guerra in Vietnam, dal carattere totalmente opposto a quello del Drugo magistralmente interpretato da John Goodman. Non posso citare tutti i personaggi che si relazionano con il principale dei Lebowski che compaiono nel film, però posso dire che si tratta di un film “poli sinfonico”, nel senso che attorno al personaggio principale ruotano tutta una sequela di soggetti egualmente importanti, e tutti molto ben interpretati, che sono i famosi “ortaggi” del "minestrone” cui accennavo prima. I cuochi (i fratelli Coen) sanno dosare talmente bene i vari componenti che non ve n’è uno che sovrasti gli altri, (ad eccezione, come già detto del Drugo) rendendo la zuppa gustosa dove mai un ingrediente sbilancia, equilibrio è il paradossale ingrediente che caratterizza questa pellicola fatta di eccessi!

Trama assurda, scrivevo, dialoghi assurdi e, devo precisare, spesso volgari: c’è chi ha contato le parolacce che vengono pronunciate durante la pellicola: 292! Sorprendentemente la figura del drugo, questo re dei fancazzisti, si ispira ad una persona reale, il produttore cinematografico Jeff Dowd che i fratelli Coen conobbero durante il loro primo lavoro Blood Simple (Sangue facile -1984).

In un video di Daniele Carioti che presenta le curiosità della pellicola (rif. 3) apprendiamo che più elementi di questa storia sono ispirati da fatti reali, quali il tappeto che “da un tocco a tutta la casa", che sarà protagonista di una delle primissime scene perché degli sconosciuti entrati in casa con la forza vi ci orineranno sopra, avviando con questo gesto tutta la trama del film, o la situazione che porterà un auto rubata, una volta ritrovata, ad indirizzare gli inquirenti verso i ladri del sorprendente furto (l’auto era malconcia e poco appetibile): i malviventi erano degli studenti che hanno dimenticato pagine di un compito scolastico dentro l’auto. L’auto nella sceneggiatura originale doveva essere una Pontiac Le Baron, come dalla fonte ispiratrice originaria, tuttavia uno degli attori, John Goodman, stentava ad entrarci causa la sua mole, venne così nelle riprese sostituita da una Ford Torino 4 porte; per il film se ne usarono due, una fu completamente distrutta per esigenze cinematografiche, e così si proseguì con la seconda.

La figura del ricco Jeffrey Lebowski, da non confondere con quella del Drugo, in un primo momento si voleva far interpretare da Marlon Brando, ma la salute del grande attore fece ripiegare i registi verso David Huddleston; dopo che Robert Duvall, Gene Hackman e Anthony Hopkins rifiutarono la parte. La notizia più sorprendente è che anche lo stesso ruolo del drugo, quello che agli occhi di chi gode della pellicola è assolutamente associato a Jeff Bridges, per i registi non aveva un interprete del definito, e tentarono in un primo momento con Mel Gibson che non fu però entusiasta del personaggio, al contrario di Bridges che fu contrariato dal budget offerto, troppo basso. I due registi convinsero però Bridge ad accettare l’offerta, e dovettero posticipare la produzione in quanto l’attore era impegnato con la produzione della pellicola Wild Bill (1995), liberando l'agenda che venne riempita da Fargo, il cui copione ra stato prodotto parallelamente a quello del big Leboski. 

Ai botteghini questo film non fu un grandissimo successo, si spesero 15 milioni per la realizzazione e in patria se ne incassarono 18, per fortuna a limare i malumori ci fu il discreto numero di incassi estero, dove la pellicola venne maggiormente apprezzata. La realizzazione durò 11 settimane e tre di esse, ci dice wikipedia, servirono per le scene dentro il bowling, ambiente molto importante all’interno della pellicola, ma insignificante ai fini della trama. Tutta la fotografia è estremamente curata, così come le musiche. E’ un capolavoro? 

Lo deciderà chi lo andrà a vedere, certo è che tenere attaccato lo spettatore per 117 minuti ad una storia che non ha ne capo ne coda, e far si che lo stesso, più la pellicola scorre, più sia interessato a scoprire come va a finire… non è un’operazione banale ed è una grande dimostrazione di grande regia e di alte interpretazioni. Chi ama il cinema non può perdersi un simile lavoro!

Mirco Venzo, Treviso 20/09/2023 #qzone.it

rif. 1 https://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_Lebowski
rif. 2 https://www.treccani.it/vocabolario/cult/
rif. 3 https://www.youtube.com/watch?v=aVwuwvRFJYk

 

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